Whistleblowing
Segnalazione di eventuali illeciti, violazioni e/o difformità01.
Sistema di Segnalazione nel Modello 231Il Modello di Organizzazione e Controllo adottato dall’Azienda prevede la possibilità, per esponenti aziendali o soggetti terzi, di segnalare eventuali comportamenti illeciti, violazioni o difformità rispetto alle regole di compliance previste dal D.Lgs. 231/2001.
02.
Modalità di Trasmissione delle SegnalazioniLe segnalazioni possono essere inviate all’Organismo di Vigilanza, tramite posta ordinaria indirizzata all’OdV oppure attraverso l’indirizzo di posta elettronica dedicato.
03.
Tutela del Segnalante e RiservatezzaL’Azienda garantisce la tutela della riservatezza dell’identità del segnalante e assicura che, in nessun caso, la persona che effettua la segnalazione sia soggetta a ritorsioni, discriminazioni o penalizzazioni di qualsiasi tipo. La protezione è parte integrante dell’impegno dell’Azienda a promuovere un ambiente etico, trasparente e responsabile.
Con il Decreto Legislativo 10 marzo 2023, n. 24, sono state introdotte importanti novità in materia di whistleblowing. Le nuove disposizioni rafforzano la protezione delle persone che segnalano violazioni di normative nazionali o dell’Unione Europea, estendendone l’ambito di applicazione anche ad aziende che, pur non raggiungendo la soglia dei 50 dipendenti, operano in settori considerati sensibili o che hanno adottato un Modello 231.
Un cambiamento significativo riguarda l’ampliamento della platea dei soggetti tutelati: possono oggi effettuare segnalazioni non solo i dipendenti, ma anche lavoratori autonomi, collaboratori con contratti atipici, azionisti, membri degli organi di amministrazione e controllo, tirocinanti, volontari, collaboratori esterni, nonché soggetti che operano sotto la direzione o il controllo di appaltatori, subappaltatori e fornitori.
Inoltre, le tutele previste si estendono non solo al segnalante, ma anche ai cosiddetti facilitatori, cioè coloro che assistono la persona segnalante nel processo di segnalazione, ai colleghi e ai familiari del segnalante, soprattutto nei casi in cui questi ultimi abbiano rapporti di lavoro con l’organizzazione interessata, e persino ai soggetti giuridici collegati alla persona segnalante.
Questi aggiornamenti normativi rappresentano un ulteriore passo avanti nella costruzione di un sistema aziendale fondato sull’integrità e sulla responsabilità condivisa.
Per maggiori informazioni si invita a consultare il Codice Etico e il Modello 231 adottato dall’Azienda.
*Novità contenute nel Decreto Legislativo 10 marzo 2023, n. 24
2. Segnalazione esterna, rivolta all’ANAC, anche per il settore privato. Le segnalazioni esterne possono essere presentate solo in presenza di specifici presupposti e attraverso modalità che assicurino la riservatezza. La gestione è affidata all’ANAC, che definirà apposite linee guida in accordo con il Garante per la protezione dei dati personali.
3. Divulgazione pubblica, attraverso media o altri strumenti di ampia diffusione. Anche la divulgazione pubblica rappresenta un canale legittimo, che consente, in presenza dei requisiti di legge, di beneficiare delle misure di protezione previste.
- Obbligo di riservatezza sull’identità del segnalante, della persona coinvolta e sul contenuto della segnalazione;
- Tutela dei dati personali, nel rispetto della normativa vigente;
- Conservazione della documentazione relativa alla segnalazione per un periodo massimo di cinque anni;
- Divieto assoluto di ritorsione, discriminazione o penalizzazione nei confronti del segnalante, sia nel settore pubblico che in quello privato. In caso di violazioni, l’ANAC può segnalare l’accaduto all’Ispettorato del Lavoro per i provvedimenti del caso.
- Ritorsioni nei confronti del segnalante;
- Ostacolo o tentativo di ostacolo alla segnalazione;
- Violazione dell’obbligo di riservatezza;
- Mancata istituzione di canali di segnalazione;
- Assenza o inadeguatezza delle procedure per la gestione delle segnalazioni;
- Mancata verifica e analisi delle segnalazioni ricevute.
Le aziende private che adottano il Modello 231 devono prevedere nel proprio sistema disciplinare sanzioni per chi commette tali illeciti.
- Le nuove norme sono entrate in vigore il 15 luglio 2023 per la maggior parte dei soggetti interessati.
- Per le aziende private con un numero medio di lavoratori subordinati – a tempo determinato o indeterminato – compreso tra 50 e 249, l’obbligo di istituire un canale interno di segnalazione è scattato invece dal 17 dicembre 2023.
- Ad oggi queste disposizioni sono quindi pienamente operative per tutte le realtà soggette alla normativa.